La Banca d’Italia ha pubblicato un proprio Quaderno dell’Antiriciclaggio riguardante “Casistiche di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo”. Il Quaderno – finalizzato a presentare dati statistici, studi e documentazione su taluni aspetti rilevanti per i compiti attribuiti all’Unità d’Informazione Finanziaria (UIF) – contiene la descrizione di singoli casi di segnalazioni pervenute all’UIF, mediante una rappresentazione delle attività svolte da quest’ultima. I casi oggetto del Quaderno riguardano alcune operazioni sospette ricorrenti, come le violazioni di norme fiscali che, “a volte associate ad attività di autoriciclaggio, possono essere strumentali a condotte più gravi commesse da organizzazioni criminali attraverso frodi fiscali anche internazionali, caratterizzate da flussi cross border da o verso paesi a rischio, ovvero mediante sistemi di false fatturazioni o con l’utilizzo di strumenti scarsamente tracciati”. Tra le altre condotte sospette ricorrenti descritte nel Quaderno, figurano le seguenti: (i) autoriciclaggio da appropriazione indebita; (ii) costituzione di società tramite prestanome e con versamento fittizio del capitale sociale al fine di acquisire partecipazioni in una società finanziaria; (iii) raccolta di fondi illeciti e successivo investimenti in valute virtuali; e (iv) uso improprio del contratto di affitto di azienda finalizzato al mantenimento del possesso dei beni di una società dichiarata fallita.