La Legge 30 novembre 2017, n. 179 – recante disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato (meglio nota agli operatori come “Legge sul Whistleblowing”) – ha riconosciuto ampi poteri sanzionatori in capo all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nel caso in cui la stessa riceva “segnalazioni whistleblowing“. A questo riguardo, al fine di disciplinare l’esercizio di siffatto potere sanzionatorio, l’ANAC ha lanciato una consultazione pubblica su uno schema di “Regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro di cui all’art. 54-bis del d.lgs. 165/2001 (c.d. whistleblowing)”. In particolare, nella bozza di Regolamento, è stata posta particolare attenzione su: (i) modalità di presentazione delle segnalazioni; (ii) ordine di priorità da assegnare alle comunicazioni e alle segnalazioni nelle varie ipotesi di violazione delle norme poste a tutela dei whistleblowers; (iii) modalità attraverso le quali si svolge l’attività sanzionatoria dell’Autorità; (iv) bilanciamento tra l’esigenza di celerità dell’intervento dell’ANAC e le garanzie procedimentali; e (v) modalità per raggiungere un adeguato livello di accountability e trasparenza, tramite pubblicazione sul sito dell’Autorità dei provvedimenti conclusivi adottati. Sarà possibile presentare osservazioni sino al 30 settembre 2018.