Facendo seguito all’entrata in vigore del Regolamento (UE) 679/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (General Data Protection Regulation o GDPR) – pienamente efficace in tutti gli Stati Membri dallo scorso 25 maggio 2018 e recepito nell’ordinamento nazionale con il recente Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101 – la Commissione Europea ha presentato una Proposta di Regolamento “relativo a un quadro applicabile alla libera circolazione dei dati non personali nell’Unione Europea”. Come chiarito dalla Commissione, la Proposta in oggetto, in particolare, mira a: (a) migliorare la mobilità dei dati non personali a livello transfrontaliero nel mercato unico, (b) far sì che la facoltà delle autorità competenti di chiedere e ottenere l’accesso ai dati ai fini del controllo regolamentare, quali ispezioni e audit, rimanga invariata, (c) facilitare agli utenti professionali di servizi di archiviazione o di altri servizi di trattamento di dati il cambio di fornitore di servizi e la portabilità dei loro dati, senza generare un onere eccessivo per i fornitori di servizi o distorsioni del mercato. La Proposta regola, fra l’altro: (i) il proprio campo di applicazione, (ii) il regime di libera circolazione dei dati all’interno dell’Unione Europea, (iii) la messa a disposizione di dati alle autorità competenti, (iv) la portabilità dei dati, e (v) i punti di contatto unici.