La Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di sanzioni comminate da un’autorità fondate sulle verifiche condotte da una diversa autorità. A questo proposito, la sentenza in oggetto ha chiarito che “legittimamente [un’Autorità] può utilizzare, al fine della emanazione del provvedimento sanzionatorio, gli esiti, ad essa comunicati, della verifica ispettiva svolta [da un’altra Autorità], essendo da escludere che allo scambio di informazioni debba seguire, da parte dell’Autorità ricevente, l’espletamento in via autonoma di nuovi accertamenti ispettivi”. In particolare, la vicenda oggetto di interesse riguardava la CONSOB e la Banca d’Italia, che, nell’ambito delle proprie ispezioni, possono fare l’una le veci dell’altra.