Come noto, la commissione di una condotta illecita in materia di abusi di mercato può condurre a conseguenze sanzionatorie sia sul piano penale, sia su quello amministrativo. A questo riguardo, pronunciandosi in merito a tale sistema del “doppio binario”, la Cassazione ha confermato che – nel caso in cui un procedimento si sia già chiuso in via definitiva e l’altro sia ancora pendente – occorre tenere conto “anzitutto delle sanzioni principali inflitte in ciascun procedimento, valutando il cumulo della loro afflittività rispetto al disvalore complessivo del fatto anche alla luce del comportamento collaborativo dell’imputato e della episodicità della sua condotta”. Inoltre, pur precisando che ciò costituisce un’evenienza del tutto “rara”, la Suprema Corte ha chiarito che in linea teorica si può giungere sino alla “disapplicazione in toto della sanzione penale che “doppi” quella amministrativa già inflitta, intervenendo “da seconda” dopo il passaggio in giudicato di quest’ultima”, tenuto in particolare conto del fatto che nella materia degli abusi di mercato “l’apparato sanzionatorio penale fa spesso eco alla severità draconiana delle sanzioni amministrative”.