La Commissione Europea ha recentemente adottato una Comunicazione “relativa a un piano d’azione per una politica integrata dell’Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo”. Partendo dal presupposto per cui “il recente aumento delle attività criminose nel contesto della pandemia di Covid-19 ci ricorda che i criminali sfrutteranno tutte le possibilità per perseguire le loro attività illecite a detrimento della società” e che “l’UE deve mostrare altrettanta determinazione per fare in modo che essi non beneficino dei proventi di tali attività criminose”, la Commissione “intende attuare una politica organica in materia di antiriciclaggio e di contrasto del finanziamento del terrorismo adeguata ai rischi, minacce e vulnerabilità specifiche cui è confrontata l’UE”. A tal fine, il Piano d’Azione si basa su sei pilastri, ossia: (i) garantire l’effettiva attuazione del quadro esistente dell’UE in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo; (ii) istituire un corpus normativo unico dell’UE in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo; (iii) realizzare a livello UE la vigilanza in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo; (iv) istituire un meccanismo di sostegno e cooperazione per le unità di informazione finanziaria; (v) attuare le disposizioni di diritto penale e lo scambio di informazioni a livello unionale; e (vi) rafforzare la dimensione internazionale del quadro in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo.