Com’è noto, lo scorso 19 marzo 2020 la Commissione europea ha adottato una comunicazione recante un “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza della COVID-19”. La Commissione – facendo seguito alla propria proposta dello scorso 30 settembre – ha recentemente deciso di prorogare per ulteriori sei mesi – dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022 – il quadro temporaneo, al fine di permettere agli Stati membri (laddove necessario) di prevedere un’estensione dei regimi di sostegno e di garantire che le imprese che tuttora risentono degli effetti negativi prodotti dalla crisi non siano improvvisamente private del necessario sostegno. Contestualmente, nell’ottica di accelerare ulteriormente la ripresa economica, la Commissione ha altresì previsto l’introduzione di due nuove misure di sostegno, finalizzate a supportare, da un lato, gli investimenti – nell’ottica di aiutare gli Stati membri a superare la carenza di investimenti sorta in costanza della crisi – e, dall’altro lato, la solvibilità, con l’obiettivo di mobilitare i fondi privati, rendendoli disponibili per nuovi investimenti nelle PMI, ivi incluse le piccole imprese a media capitalizzazione e le start-up.