Il Servizio Studi della Camera dei deputati e il Servizio Studi del Senato della Repubblica hanno recentemente pubblicato un dossier congiunto avente ad oggetto l’esame dello schema di decreto legislativo per il recepimento nell’ordinamento nazionale della Direttiva (UE) 2019/1937, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni (cd. whistleblowers) del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali (meglio nota come Direttiva Whistleblowing). Come è noto, la Direttiva impone agli Stati Membri, nel recepimento delle disposizioni minime nella medesima contenute, di prevedere: (i) la creazione di canali sicuri per le segnalazioni, sia all’interno di organizzazioni sia all’interno delle pubbliche amministrazioni; (ii) una gerarchizzazione dei canali di segnalazione a cui il whistleblower può ricorrere; (iii) l’estensione dell’ambito di applicazione della Direttiva; (iv) una tutela rafforzata per i whistleblowers contro ogni eventuale ritorsioni che sia conseguenza della segnalazione o che sia comunque alla medesima connessa; (v) specifici obblighi di feedback per le autorità e le imprese, in adempimento dei quali tali ultimi soggetti siano tenuti a dare seguito alle segnalazioni ricevute entro tre mesi dalla ricezione delle medesime.