La Corte di Cassazione si è recentemente espressa in materia di responsabilità amministrativa da reato di cui al Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231. In particolare, la Suprema Corte ha affrontato la questione relativa alla sorte della responsabilità dell’ente nel caso in cui la persona fisica che abbia commesso il reato “presupposto” venga ritenuta…
Categoria: Giurisprudenza
Gli amministratori non rispondono ex art. 2395 c.c. in caso di falso in bilancio (Cass. Civ., Sez. III, 30 maggio 2019, n. 14778)
L’art. 2395, comma 1, c.c. prevede che “le disposizioni [in materia di azione sociale di responsabilità e di responsabilità nei confronti dei creditori sociali] non pregiudicano il diritto al risarcimento del danno spettante al singolo socio o al terzo che sono stati direttamente danneggiati da atti colposi o dolosi degli amministratori”. Tale tipologia di azione…
La responsabilità del datore di lavoro non è “oggettiva” e si deve dar prova della conoscenza o conoscibilità delle situazioni di pericolo (Cass. Pen., Sez. IV, 15 maggio 2019, n. 20833)
In materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, l’art. 71 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 prevede fra l’altro l’obbligo del datore di lavoro di “verificare la sicurezza delle macchine introdotte nella propria azienda e di rimuovere le fonti di pericolo per i lavoratori addetti all’utilizzazione di una…
Responsabilità da reato degli enti: ammessa la costituzione di parte civile nei confronti dell’ente (Trib. Trani, Sez. Unica, 7 maggio 2019)
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 non si esprime sulla possibilità della costituzione di parte civile nei confronti dell’ente, disponendo genericamente che, da un lato, “per il procedimento relativo agli illeciti amministrativi dipendenti da reato, si osservano le norme [del Capo III del D.Lgs. 231/2001] nonché, in quanto compatibili, le disposizioni del codice…
Diritto di recesso dalla società per modificazione dei diritti di partecipazione: alcuni chiarimenti dalla Cassazione (Cass. Civ., Sez. I, 22 maggio 2019, n. 13845)
L’art. 2437, comma 1, lett. g), c.c. prevede – con una formulazione assai vaga – che “hanno diritto di recedere, per tutte o parte delle loro azioni, i soci che non hanno concorso alle deliberazioni riguardanti […] le modificazioni dello statuto concernenti i diritti di voto o di partecipazione”. Con riferimento all’interpretazione di tale norma,…