L’art. 1, comma 2, l.f. individua alcune soglie dimensionali (riferite all’ammontare dell’attivo patrimoniale e dei ricavi lordi nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di fallimento, nonché dei debiti anche non scaduti) che l’imprenditore commerciale deve superare per poter essere soggetto alla disciplina sul fallimento e sul concordato preventivo. A questo riguardo,…