L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha recentemente pubblicato un proprio report avente a oggetto una valutazione sull’impatto economico e sociale del quadro normativo italiano in materia di imprese “startup innovative”, introdotto in prima battuta dal Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, noto anche come “Startup Act Italiano”. Il report pubblicato dall’OCSE “combina una rigorosa analisi controfattuale e diverse altre stime empiriche, allo scopo di realizzare un apprezzamento equilibrato e completo della policy, tenendo conto anche dell’ecosistema generale dell’imprenditorialità e dell’innovazione in cui essa s’inserisce”. Stando a quanto affermato nel report, la politica italiana in materia ha mirato a prevedere una serie di strumenti volti a favorire lo sviluppo delle startup innovative, tra cui: (i) rapide e gratuite modalità di costituzione; (ii) una procedura relativa alla crisi d’impresa semplificata; (iii) incentivi fiscali per gli investimenti in equity; e (iv) un sistema pubblico di garanzia per l’accesso al credito bancario.