Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato, in esame definitivo, il testo del Decreto Legislativo che introduce il nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, in attuazione della Legge 19 ottobre 2017, n. 155. Dal comunicato stampa emerge che l’obiettivo del Codice è quello di riformare organicamente la disciplina delle procedure concorsuali “con due principali finalità: consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa dovuto a particolari contingenze”. Tra le principali novità del Codice, si segnalano le seguenti: (i) la sostituzione del termine “fallimento” con l’espressione “liquidazione giudiziale”; (ii) l’introduzione di un sistema di allerta finalizzato a consentire la pronta emersione della crisi; (iii) la priorità accordata alla trattazione delle proposte che possano comportare il superamento della crisi d’impresa assicurando la continuità aziendale; (iv) l’uniformazione e la semplificazione della disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale; (v) la riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali; (vi) l’istituzione presso il Ministero della Giustizia di un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione; e (vii) l’armonizzazione delle procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dell’occupazione e del reddito di lavoratori.