È stato recentemente pubblicato il documento redatto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) congiuntamente all’Associazione Bancaria Italiana (ABI), al Consiglio Nazionale Forense (CNF) e a Confindustria, recante “Principi consolidati per la redazione dei modelli organizzativi e l’attività dell’organismo di vigilanza e prospettive di revisione del d.lgs. 8 giugno 2001 n. 231”. Partendo dall’assunto per cui, da un lato, “i Modelli Organizzativi ex D.lgs 231/2001 sono ormai ascritti sistematicamente a quelle norme del diritto societario (ed in particolare al terzo ed al quinto comma dell’art. 2381 c.c. ed all’art. 2403 c.c.) che sanciscono il principio di “adeguatezza nel governo societario” e, dall’altro, che il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto “una tecnica di controllo della criminalità di impresa del tutto nuova, che affida all’organo giudicante una valutazione dell’adeguatezza organizzativa dell’ente”, i principi intendono fornire alcuni spunti per: (i) la definizione dei principi da seguire nella predisposizione dei modelli di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/2001 da parte delle imprese; (ii) l’individuazione di norme di comportamento dei componenti degli Organismi di Vigilanza; e (iii) l’elaborazione di alcune proposte di modifiche normative in relazione alle maggiori criticità applicative e procedurali della disciplina in parola.