L’Associazione fra le Società Italiane per Azioni (ASSONIME) ha recentemente pubblicato un documento dal titolo “La Corporate Governance in Italia: autodisciplina, remunerazioni e comply-or-explain” che analizza l’applicazione delle singole raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina (versione luglio 2018) del Comitato per la Corporate Governance. L’indagine, partendo dall’assunto per il quale “le società non sono obbligate ad applicare ogni raccomandazione del Codice ma – in caso di non compliance totale o parziale – sono tenute a motivare esplicitamente le ragioni di tale scostamento” e che “il principio comply-or-explain ha un ruolo centrale nell’applicazione delle raccomandazioni del Codice” in quanto “il suo rispetto è attentamente monitorato dal Comitato per la Corporate Governance, che effettua periodici approfondimenti sulla qualità delle informazioni fornite dagli emittenti”, “si concentra sui punti del Codice per cui è osservabile in modo oggettivo se la società è compliant o meno con singole raccomandazioni e, quindi, si può osservare in modo relativamente semplice se, in caso di non compliance totale o parziale, la società motiva le ragioni dello scostamento”. In particolare, l’indagine di ASSONIME – che copre le 220 società italiane con azioni quotate sul mercato MTA gestito da Borsa Italiana al 31 dicembre 2019 – analizza le relazioni sul governo societario di dette società disponibili al 15 luglio 2020 con particolare riferimento alle informazioni riguardanti la remunerazione degli amministratori e dei sindaci.
ASSONIME – La Corporate Governance in Italia: autodisciplina, remunerazioni e comply-or-explain