La Corte di Cassazione si è recentemente pronunciata in materia di responsabilità penale dei membri del collegio sindacale in caso di commissione di reati da parte degli amministratori (nel caso di specie, false comunicazioni sociali contenute nel bilancio e illeciti fallimentari). Dopo aver premesso che “la posizione di garanzia dei sindaci di una società per…
Categoria: Diritto Penale
Illecita concorrenza con minaccia o violenza: chiarimenti dalle Sezioni Unite (Cass. Pen., SS.UU., 28 aprile 2020, n. 13178)
L’art. 513-bis, comma 1, c.p. individua l’ipotesi penalmente rilevante di illecita concorrenza con minaccia o violenza, prevedendo che “chiunque nell’esercizio di un’attività commerciale, industriale o comunque produttiva, compie atti di concorrenza con violenza o minaccia è punito con la reclusione da due a sei anni”. A questo proposito, le Sezioni Unite Penali della Corte di…
Caporalato: la Cassazione chiarisce alcuni elementi della fattispecie (Cass. Pen., Sez. IV, 7 aprile 2020, n. 11546)
L’art. 603-bis, comma 1, c.c. disciplina la fattispecie illecita di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (nota come “caporalato”), prevedendo che sia punito penalmente chiunque “1) recluta manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori; 2) utilizza, assume o impiega manodopera, anche mediante…
Amministratore di fatto e responsabilità penale (Cass. Pen., Sez. V, 24 aprile 2020, n. 12912)
La Corte di Cassazione ha recentemente ricordato quali sono le caratteristiche del cosiddetto “amministratore di fatto”, ossia di colui che, pur non essendo stato formalmente nominato in seno all’organo gestorio, debba comunque qualificarsi come amministratore. In particolare, la pronuncia in oggetto ha confermato che “la nozione di amministratore di fatto, introdotta dall’art. 2639 c.c., postula…
I dati informatici sono “beni mobili” ai fini della normativa penale? (Cass. Pen., Sez. II, 10 aprile 2020, n. 11959)
La Corte di Cassazione è stata investita della questione riguardante la possibile riconduzione dei dati informatici alla categoria dei “beni mobili”, ai fini dell’applicazione della normativa penale. La Corte ha ricordato anzitutto che in alcuni precedenti di legittimità: (i) in un primo momento è stato escluso che i dati informatici possano formare oggetto del reato…