Come noto, l’art. 2476, comma 2, c.c. prevede che “i soci che non partecipano all’amministrazione hanno diritto di avere dagli amministratori notizie sullo svolgimento degli affari sociali e di consultare, anche tramite professionisti di loro fiducia, i libri sociali ed i documenti relativi all’amministrazione”. Il Tribunale di Torino si è recentemente pronunciato in merito al…
Categoria: Giurisprudenza
Caratteristiche della denunzia al tribunale ai sensi dell’art. 2409 c.c. (Trib. Venezia, Sez. Impr., 6 febbraio 2019, n. 285)
Come noto, l’art. 2409 c.c. prevede che “se vi è fondato sospetto che gli amministratori, in violazione dei loro doveri, abbiano compiuto gravi irregolarità nella gestione che possono arrecare danno alla società o a una o più società controllate, i soci che rappresentano il decimo del capitale sociale […] possono denunziare i fatti al tribunale…
Abusi di mercato: applicabile retroattivamente la norma “amministrativo-penale” più favorevole (Corte Costituzionale, 21 marzo 2019, n. 63)
La normativa nazionale in materia di prevenzione e sanzione delle condotte di abuso di mercato è stata oggetto di numerose riforme a partire dai primi anni 2000, generando in più occasioni incertezze interpretative e applicative. Recentemente, con il Decreto Legislativo 12 maggio 2015, n. 72 il legislatore ha previsto che talune, assai elevate, sanzioni “amministrative”…
La responsabilità dei sindaci presuppone l’accertamento della mala gestio degli amministratori (Trib. Roma, Sez. XVI, 25 settembre 2018)
L’art. 2407, comma 2, c.c. prevede che i sindaci “sono responsabili solidalmente con gli amministratori per i fatti o le omissioni di questi, quando il danno non si sarebbe prodotto se essi avessero vigilato in conformità degli obblighi della loro carica”. A questo proposito, il Tribunale di Roma ha avuto occasione di confermare che tale…
Autoriciclaggio: ulteriori chiarimenti da parte della Cassazione sulle condotte rilevanti (Cass. Pen., Sez. V, 5 febbraio 2019, n. 5719)
L’art. 648-ter.1 c.p., nel disciplinare la fattispecie illecita dell’autoriciclaggio, prevede che debba essere punito penalmente “chiunque, avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente…