La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ha recentemente pubblicato un discussion paper dal titolo “Le OPA in Italia dal 2007 al 2019. Evidenze empiriche e spunti di discussione”. Ricordando che i discussion papers “ospitano analisi di carattere generale sulle dinamiche del sistema finanziario rilevanti per l’attività istituzionale”, il documento in parola “vuole offrire una fotografia dell’impatto della Direttiva OPA sul mercato dei capitali italiano presentando un’analisi delle offerte pubbliche di acquisto e di scambio promosse in Italia nel periodo intercorrente tra il 2007 e il 2019” e “propone un quadro analitico e oggettivo che lascia a disposizione di studiosi, regulator, operatori di mercato, evidenze potenzialmente idonee a generare futuri contributi di ricerca”. In particolare, dall’indagine, che si concentra sulle offerte promosse nel periodo di riferimento, è emerso che “meno della metà delle offerte su titoli azionari sono afferenti a cambiamenti del controllo e che solo una stretta minoranza sono qualificabili come offerte ostili” e che, nella gran parte dei casi, “le offerte prevedevano un programma di delisting, sia come finalità propria (offerte volontarie di revoca dalle quotazioni promosse dall’azionista di controllo) che come obiettivo ‘associato’ al change of control”.
Le OPA in Italia dal 2007 al 2019. Evidenze empiriche e spunti di discussione