Con l’approvazione del Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 90, il Governo ha recepito nell’ordinamento nazionale quanto previsto, a livello europeo, da parte della Direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo (cosiddetta IV Direttiva Antiriciclaggio). A distanza di pochi mesi, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il testo della Direttiva (UE) 2018/843 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo (cosiddetta V Direttiva Antiriciclaggio), recante modifiche, fra l’altro, alla IV Direttiva. Come chiarito dalla Commissione Europea, la V Direttiva mira ad: (i) aumentare i poteri delle unità di informazione finanziaria, (ii) promuovere maggiore trasparenza in materia di “titolari effettivi” di società e trust, attraverso l’istituzione di appositi “registri dei titolari effettivi”, (iii) prevenire i rischi connessi all’uso delle valute virtuali (crypto currencies), (iv) migliorare le garanzie per le operazioni finanziarie da e verso paesi terzi ad alto rischio, (v) migliorare l’accesso da parte delle unità di informazione finanziaria a tutte le informazioni necessarie per l’espletamento delle loro funzioni, introduce i “registri centralizzati nazionali dei conti bancari e dei conti di pagamento”. I legislatori nazionali sono chiamati a recepire la V Direttiva non oltre il prossimo 10 gennaio 2020.