La Banca d’Italia ha recentemente pubblicato il 35° Aggiornamento alla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni di vigilanza per le banche”. Le modifiche sono volte a rafforzare gli assetti di governance delle banche italiane, nonché a tenere conto dell’evoluzione degli indirizzi europei in materia. Tra le principali novità si evidenzia l’introduzione di una quota di rappresentanza minima di genere pari al 33% dei componenti negli organi di amministrazione e controllo delle banche. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa di Banca d’Italia, l’ingresso di un maggior numero di donne negli organi delle banche, oltre ad accrescere la diversità nella composizione degli organi e, quindi, il loro buon funzionamento, può agevolare il ricambio degli esponenti e la contestuale riduzione della loro età media. Sempre nell’ambito della gender diversity, le disposizioni indicano alcune buone prassi (in quanto tali, non vincolanti), con l’obiettivo di accrescere l’efficacia del ruolo che il genere meno rappresentato sarà chiamato a svolgere concretamente. L’Aggiornamento alla Circolare innalza altresì da 3,5 a 5 miliardi di euro la soglia di attivo utile per la definizione delle “banc[he] di minori dimensioni o complessità operativa”, in relazione alle quali trovano applicazione talune semplificazioni previste dalla Circolare stessa e dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020, n. 169, sui requisiti di idoneità degli esponenti aziendali. Infine, alle banche è richiesto di adeguarsi ad una specifica previsione contenuta nella Direttiva (UE) 2019/878 (Capital Requirements Directive V o CRD V) in materia di finanziamenti agli esponenti e alle loro parti correlate.