Come noto, il Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3, recante “Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”, ha previsto fra l’altro l’obbligo di trasformazione in società per azioni delle banche popolari con attivo superiore a 8 miliardi di Euro (a livello consolidato, se capogruppo). Facendo seguito alla pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) nel caso OC et al. v. Banca d’Italia et. al. (Causa C‑686/18, pubblicata a luglio 2020), che aveva sancito la compatibilità della normativa italiana con quella europea, il Consiglio di Stato ha recentemente confermato la pronuncia di primo grado nella quale il TAR Lazio aveva ritenuto manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate da alcuni ricorrenti, nonché ritenuto la Circolare n. 285 del 2013 della Banca d’Italia immune dai vizi di legittimità dedotti in via autonoma.