Come noto, il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 delinea un dettagliato e ampio quadro normativo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, individuando sia i doveri del datore di lavoro, sia i criteri di imputazione della responsabilità in capo a quest’ultimo in caso di infortuni. Pronunciandosi in materia di responsabilità in caso di infortunio nel luogo di lavoro, la Suprema Corte ha confermato che possono porsi a fondamento di detta responsabilità sia l’“avere consentito che il lavoratore infortunato [svolgesse talune attività] senza avere le necessarie competenze e abilitazioni e senza che al medesimo fossero stati forniti adeguati formazione, informazione e addestramento”, sia l’“avere attuato e/o tollerato un’organizzazione aziendale del tutto carente e insufficiente [senza] alcuna specifica programmazione e previsione in ordine alla scelta del personale addetto [fra l’altro in termini di] necessaria e adeguata formazione”.