Il Senato ha recentemente approvato il testo di un disegno di legge recante “Interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti” (meglio noto come “DDL Capitali”). Segnatamente, il provvedimento costituisce una riforma organica volta a incentivare la quotazione in Borsa da parte delle società e il mantenimento della stessa da parte degli emittenti, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali. Nello specifico, il disegno di legge, fra l’altro, prevede la semplificazione delle procedure di ammissione alle negoziazioni, la riduzione degli oneri a carico delle società che intendono quotarsi, l’ampliamento della nozione di “piccola e media impresa” emittente azioni quotate, la riforma della disciplina degli emittenti strumenti finanziari diffusi e la modifica delle regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede. Infine, il disegno di legge introduce alcune significative novità in materia di: (i) redazione del bilancio di società i cui strumenti finanziari sono ammessi alle negoziazioni su sistemi multilaterali di negoziazione (MTF), (ii) svolgimento delle assemblee di società con azioni quotate, (iii) esercizio dei diritti di voto spettanti agli azionisti titolari di azioni a voto plurimo, e (iv) flottante minimo. Il testo del DDL Capitali è stato assegnato alla Camera per il relativo esame e la conseguente approvazione definitiva.