La Corte di Cassazione ha ribadito il proprio consolidato orientamento relativo alle nozioni di “interesse” e “vantaggio” dell’ente ai fini dell’applicazione del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231. In particolare, la pronuncia in oggetto ha confermato che si tratta di “concetti giuridicamente diversi, che possono essere alternativamente presenti, sì da giustificare comunque la responsabilità…
Categoria: Giurisprudenza
Amministratori portatori di un interesse proprio o di terzi: una nuova pronuncia della Cassazione sull’art. 2391 c.c. (Cass. Civ., Sez. II, 7 gennaio 2019, n. 126)
Come noto, l’art. 2391, comma 1, c.c. prevede che “l’amministratore deve dare notizia agli altri amministratori e al collegio sindacale di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbia in una determinata operazione della società, precisandone la natura, i termini, l’origine e la portata”, dettando altresì specifiche regole nel caso in cui di…
Abuso di posizione dominante: possibile cumulo fra sanzioni nazionali ed europee, purché “proporzionate” (Powszechny Zakład Ubezpieczeń na Życie S.A. v. Prezes Urzędu Ochrony Konkurencji i Konsumentów et al. – Causa C-617/17)
Come noto, l’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) prevede che “è incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale…
Trattamento dei dati personali e rapporto con il principio di trasparenza amministrativa (Cass. Civ., Sez. II, 4 aprile 2019, n. 9382)
La Suprema Corte ha fornito alcuni chiarimenti in materia di trattamento dei dati personali, pronunciandosi sulla disciplina di cui al Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, come in vigore prima dell’adeguamento dello stesso alle novità contenute nel Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché…
Termine di durata della società molto esteso e diritto di recesso ad nutum del socio (Cass. Civ., Sez. I, 29 marzo 2019, n. 8962)
Intervenendo su un argomento oggetto di differenti pronunce giurisprudenziali – giunte talvolta a soluzioni interpretative contrastanti – la Corte di Cassazione si è espressa sulla possibilità dei soci di società di capitali di recedere ad nutum nel caso in cui la società abbia un termine di durata definito, ma assai lungo o che comunque superi…