In materia di corporate governance e controlli interni delle società quotate, la Corte di Cassazione ha recentemente avuto occasione di ribadire alcuni principi, già da tempo affermati dalla giurisprudenza di legittimità. In particolare: (i) occorre considerare cogenti per la società le norme di autodisciplina previste da disposizioni interne, anche se più stringenti rispetto alle disposizioni…
Categoria: Giurisprudenza
Impugnazione delle delibere assembleari da parte del consiglio di amministrazione (Trib. Roma, Sez. XVI, 20 novembre 2018)
Come noto, in materia di annullabilità delle deliberazioni dell’assemblea dei soci, l’art. 2377, comma 2, c.c. prevede che “le deliberazioni che non sono prese in conformità della legge o dello statuto possono essere impugnate dai soci assenti, dissenzienti od astenuti, dagli amministratori, dal consiglio di sorveglianza e dal collegio sindacale”. A questo proposito, il Tribunale…
Bancarotta fraudolenta patrimoniale: la Corte di Cassazione ribadisce alcuni principi (Cass. Pen., Sez. V, 5 dicembre 2018, n. 54511)
L’art. 216, comma 1, n. 1), l.f. – nel disciplinare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale – prevede che l’imprenditore dichiarato fallito che distrae, occulta, dissimula, distrugge o dissipa, in tutto o in parte, i suoi beni ovvero espone o riconosce passività inesistenti al fine di recare pregiudizio ai creditori, possa essere punito in sede…
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: responsabilità del committente in caso di infortunio (Cass. Pen., Sez. IV, 3 dicembre 2018, n. 54010)
Come noto, il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, al proprio art. 89 definisce come “committente” colui per conto del quale “l’intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione”. A tale proposito, la Suprema Corte ha avuto modo…
Abuso di informazioni privilegiate: il perimetro dei beni assoggettabili a sequestro (Cass. Pen., Sez. V, 5 dicembre 2018, n. 54524)
L’art. 321, comma 2, c.p.p., nel prevedere che “il giudice può altresì disporre il sequestro delle cose di cui è consentita la confisca”, consente, con riferimento alla commissione dei reati di abuso di mercato (market abuse), il sequestro: (i) “del prodotto o del profitto conseguito dal reato e dei beni utilizzati per commetterlo” (art. 187,…